La semplicità ed il gusto della tradizionale cucina siciliana occidentale da scoprire e assaporare in compagnia del nostro Chef Carlo Pipitone.
Tutte le tipologie di corso si effettuano esclusivamente previa prenotazione e sono disponibili tutta la settimana ad eccezione delle domeniche e a ridosso o concomitanza di festività ed eventi.
CORSO GIORNALIERO
numero minimo 4 pax – numero massimo 8 pax
Prezzo a persona 65,00€
Una full immersion per chi non ha molto tempo, ma desidera provare l’esperienza di un corso di cucina tipica regionale imparando a cucinare in perfetto stile siciliano, dall’antipasto al dolce. Le ricette che verranno insegnate cambieranno a seconda della stagionalità dei prodotti affinché siano sempre freschi. Al termine del corso, gli ospiti mangeranno i piatti preparati con le loro mani ai quali verrà servito in abbinamento il vino in bottiglia biologico delle Cantine Marchesi de Gregorio.
Programma:
il corso inizia alle ore 10:00 e finisce alle 13:30
Tutti in grembiule per la spiegazione , la preparazione e la cottura dei piatti. Al termine della lezione (ore 13:30 circa) nell’accogliente sala ristorante potrete gustare il vostro menù siciliano, sorseggiando in abbinamento uno dei vini in bottiglia biologici delle Cantine Marchesi de Gregorio.
la quota include: materie prime per la realizzazione dei piatti, vino in bottiglia in abbinamento al menù. Grembiule personalizzato “Marchesi de Gregorio” in omaggio.
Nella quota non sono incluse bevande extra ed eventuale pernottamento presso la struttura e quanto non espressamente menzionato nel pacchetto.
CORSO 2 NOTTI/3 GIORNI - ESEMPIO DI PROGRAMMA
Il presente programma è puramente indicativo, le ricette che verranno insegnate cambieranno di volta in volta a seconda della stagionalità dei prodotti.
numero minimo 4 pax – numero massimo 8 pax
Prezzo a persona 250,00€
Prezzo a persona accompagnatori 185,00€
Le lezioni si svolgeranno in più giorni ed è possibile portare con sé degli accompagnatori non partecipanti ai corsi. Gli ospiti non partecipanti potranno unirsi al gruppo al momento del pranzo.
PRIMO GIORNO
10:00 Arrivo e sistemazione nelle camere
10:30 1° lezione di cucina siciliana:
Vi insegneremo come si fa la vera Caponata Siciliana: piatto antico, sulle cui origini esistono molte teorie: l'etimologia deriverebbe da "capone", il nome con cui viene chiamata la Lampuga in alcune zone della Sicilia, pesce pregiato che una volta veniva servito alle tavole dell'aristocrazia con la salsa agrodolce tipica della caponata. Probabilmente il popolo, non potendosi permettere questo pesce, iniziò a sostituirlo con le più economiche melanzane.
Dopo la Caponata è la volta delle Penne alla Norma primo piatto della cucina catanese che sembra prenda il nome da un omaggio che il commediografo Nino Martoglio fece all'arte di Vincenzo Bellini, autore della Norma. Si dice infatti che durante un pranzo svoltosi nel 1920 a casa dell'attore Janu Pandolfini, tra le varie portate, fecero la loro comparsa degli spaghetti con pomodoro fresco, melanzane fritte, ricotta salata grattugiata e basilico. Tra i commensali c’era anche Martoglio il quale pare che, dopo aver dato le prime forchettate, si rivolse alla signora Saridda D'urso, moglie di Janu e cuoca in quell'occasione, ed esclamò per sottolineare la bontà della sua creazione: "Signora Saridda, questa pasta è una vera Norma".
Questo primo percorso culinario si concluderà con la preparazione della Ravazzata di Ricotta nella variante Alcamese,fantastico dolce farcito con crema di ricotta.
Ore 13:30 pranzo presso la sala ristorante gustando le pietanze che avrete preparato.
Pomeriggio: visita guidata della Cantina Storica della Famiglia dei Marchesi de Gregorio e dell’antica bottaia.
20:30 cena presso la sala ristorante.
Pernottamento
SECONDO GIORNO
Dalle 8:30 alle 9:30 prima colazione
10:00 2° lezione di cucina siciliana:
In questo secondo giorno Carlo Pipitone vi guiderà alla preparazione di alcune ricette storiche :
Il Caciocavallo all’Argentiera, ricetta il cui nome si dice prenda origine da un argentiere palermitano caduto in povertà, il quale era solito cucinare la carne arrosto invadendo di profumo tutto il quartiere, ma non potendosi più permettere la carne, continuò a cucinare allo stesso modo il più economico caciocavallo lasciando emanare un profumo molto simile a quello della carne per non destare sospetti tra i suoi vicini di casa.
Imparerete come si preparano le Polpettine Siciliane Con Sugo Di Pomodoro Frescoe le
Caserecce Al Pesto Trapanese antica ricetta che ha origine nei porti trapanesi in cui si fermavano le navi genovesi provenienti dall’Oriente. Ovviamente i marinai genovesi fecero conoscere il pesto ai siciliani che trasformarono questa ricetta cambiando gli ingredienti con quelli tipici del territorio come le mandorle ed i pomodori freschi.
Ore 13:30 pranzo presso la sala ristorante: gusterete il sapore mediterraneo della nostra terra, ancora una volta frutto della vostra manualità.
Pomeriggio: mini corso di degustazione del vino in compagnia di un enologo esperto
20:30 cena presso il ristorante.
pernottamento
TERZO GIORNO
Dalle 8:30 – 9:30 prima colazione
10:30 3° lezione di cucina siciliana:
Per completare la vostra esperienza siciliana non poteva mancare la preparazione delle Arancine Di Riso Con Carne E Piselli, delle Panelle e delle Sarde a Beccafico. Le arancine sono un piatto di origine araba la cui tradizione vede ampio uso di riso e zafferano conditi con carne ed erbe. Sembra però che l'invenzione della panatura sia da far risalire alla corte di Federico II, quando si cercava un modo per permettere al Re di recare con sé la pietanza in viaggi e battute di caccia.
Le Panelle rappresentano uno dei cibi di strada più antichi e rinomati di Palermo. Dalla loro forma schiacciata prende persino spunto il detto siciliano “pari ‘na paniella” (sembra una panella) riferito ad oggetti che hanno avuto la malasorte di trovarsi schiacciati sotto pesi eccessivi.
Altro piatto tipicamente palermitano sono Le Sarde A Beccafico.Nato dalla reinvenzione popolare di un alimento diffuso sulle tavole dei nobili siciliani di un tempo. Prende il nome da un uccello: i beccafichi sono volatili dalle carni molto saporite, che i nobili erano soliti cacciare e consumare. I popolani siciliani, per i quali questi uccelli erano un bene di lusso, iniziarono ingegnosamente a copiarne le modalità di preparazione adattandole ad un alimento che anche i poveri, per lo più dediti alla pesca, potevano permettersi: le sarde.
Ore 13:30 pranzo presso la sala ristorante.
Check-out e rilascio delle camere.
La quota include: 3 lezioni di cucina con pranzo, 2 pernottamenti, 2 colazioni , 2 cene, minicorso di degustazione del vino, visita guidata della cantina storica e dell’antica bottaia.
Grembiule personalizzato Marchesi de Gregorio in omaggio. La quota non include: bevande extra, eventuali pernottamenti extra e quanto non espressamente menzionato nel pacchetto.
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